alassio magazine
alassio
v
d’Europa, con i ristoranti e le specialità gastro-
nomiche.
È l’alba di un nuovo giorno, quella che sorge dal
mare davanti alla baia. Un gozzo torna verso il
porto circondato dai gabbiani. Tutto è silenzio.
La città sta per risvegliarsi o, forse, in qualche
caso deve ancora assopirsi.
Alba
e
tramonto
si rincorrono con giochi di luce sulla spiaggia,
quattro chilometri di litorale
che d’estate
vengono puntualmente invasi da cabine, letti-
ni, ombrelloni, ma anche da chioschi colorati,
tavoli di ristoranti ‘pied dans l’eau’, giochi. Il vo-
ciare dei bagnanti si mescola agli allegri schia-
mazzi dei bambini, al richiamo dell’omino del
cocco, allo stridio di qualche gabbiano, al rit-
mico frangersi delle onde. D’inverno è il
mare
a fare la voce grossa, la
spiaggia
è sgombra
ma sempre trafficata: chi corre, chi passeggia,
chi approfitta delle ceste norvegesi per godersi
il gradevole tepore dei raggi del sole. Poi capita
che si corra qualche gara di
fat bike
, di moun-
tain bike o che ci si inventi qualche nuovo sport:
dallo sci di fondo sulla spiaggia al
footgolf
.
Ci sono quelli che, estate e inverno, con qua-
lunque temperatura, fanno il bagno in mare, e
per loro il
cimento invernale
della mattina di
Santo Stefano – uno dei più antichi d’Italia – è
un tuffo come un altro, solo più movimentato…
Alassio è viva tutto
l’anno con i suoi
grandi appuntamenti
sportivi, con i suoi
eventi, i percorsi
culturali, con i suoi
negozi e il Budello
