Alassio Magazine - page 42

w
alassio
alassio magazine
40
parecchio più movimentato, visto che general-
mente sono oltre 300 gli arditi del cimento.
Sul mare biancheggiano le vele, le derive, i mo-
notipi, le vele da altura… sfilano in regata nello
specchio d’acqua della baia, spesso così vicine
da poterle toccare, qualche volta al largo davanti
all’
isola Gallinara
a inseguire il vento.
Un vento che gonfia parapendii o deltaplani che
dalla collina di Alassio si lanciano nel vuoto e co-
lorano i cieli sopra la città.
Già, la
collina
, con i suoi sentieri e i percorsi per
trekking e mountain bike, quelli storico naturalisti-
ci a svelare i segreti di una città con una
storia
.
Il tratto tra Alassio e Albenga dell’antica
Via Ju-
lia Augusta
costituisce una delle più suggestive
passeggiate della Liguria. Da
Capo Santa Croce
– annunciato dall’arco in pietra che
Cecil Roberts
definì ‘the portal to paradise’ – inizia un percor-
so verso la vicina
Albenga
tra carrubi e ginestre,
ruderi romani e chiese medievali, con bellissime
vedute sul mare e sull’isola Gallinara, antica sede
di un potente monastero benedettino.
Dai Romani agli
inglesi
, che dal
1875
alla secon-
da guerra mondiale trasformarono Alassio al pari
di una loro colonia. La collina alle spalle della fer-
rovia conserva gelosamente le vestigia della loro
presenza e della loro lungimiranza: la
chiesa
e
la
biblioteca,
oggi splendida struttura riconse-
gnata alla città per ospitare concerti e mostre di
primo piano; le ville, tra cui la
Villa della Per-
gola
– meraviglioso esempio di ristrutturazione
e trasformazione in elegante ed esclusivo bed &
breakfast – con i suoi
giardini
, anch’essi riportati
a nuova vita da
Silvia e Antonio Ricci
e aper-
ti al pubblico per visite guidate. La villa fu degli
Hanbury
, gli stessi dei giardini di Ventimiglia, così
come l’
Hanbury Tennis Club
, che negli anni ha
saputo conservare la sua allure inglese trasfor-
mandosi in uno dei circoli più suggestivi del pae-
se, unico per la collezione di antichità legate a un
tennis che non esiste più, raccolte nell’arco di una
vita dal proprietario
Joseph Skordis
.
E quando non ci sono il cielo, il mare e la spiaggia,
ci sono la città, il suo
Budello
, l’antico carruggio
che l’attraversa interamente, parallelo al litorale.
Corre stretto fra case cinque e seicentesche e
moderni negozi dalle vetrine ricercate. Una chic-
ca: un bell’edificio nobiliare è il
Palazzo Scoffe-
ri
, col suo crocifisso cinquecentesco attribuito al
Gianbologna
. Un’altra perla che si affaccia sul
Budello è la
Pinacoteca Carlo Levi
, che espone
diversi quadri e cimeli del famoso artista e scrit-
tore. Su entrambe i lati dell’antico e caratteristico
lastricato si affacciano i migliori
negozi
del Po-
nente Ligure, con le loro proposte innovative e
modaiole: dalle griffe più moderne alle antichità
Alcuni scorci del Budello
1...,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41 43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,...148
Powered by FlippingBook