Alassio Magazine - page 75

alassio magazine
la protagonista
v
Incontriamo il vicesindaco di Alassio in una mattina ancora fresca di inizio
estate, per parlare dei tanti appuntamenti letterari e delle occasioni di
intrattenimento culturale che la città del Muretto ha in programma nei
prossimi mesi, destinati all’arricchimento e allo svago di cittadini e turisti
di CRISTIANO BOSCO foto EMERSON FORTUNATO
A
d Alassio la cultura porta il nome di
Monica Zioni. Amministratrice, ide-
atrice e curatrice di progetti e inizia-
tive culturali – una laurea in Legge,
è anche imprenditrice nel settore
alberghiero – la dottoressa Zioni è
protagonista dell’estate alassina. Il programma degli
appuntamenti legati all’Assessorato ha assunto rilie-
vo nazionale, abbinando ad autorevoli rappresentanti
del mondo della letteratura un taglio mondano, con
la partecipazione di personaggi dello spettacolo.
Cosa lega Alassio alla cultura?
«Il rapporto della nostra città con gli ambiti culturali
più svariati ha radici profonde. Risale al senso del
bello, che è stato una delle scintille che, già nell’Ot-
tocento, hanno fatto innamorare di Alassio gli ingle-
si. Il bello naturalistico che offre questo angolo di Li-
guria non poteva non proiettarsi anche su un livello
artistico e culturale adeguato».
Quindi, è un percorso che viene da lontano.
«Esatto, e si è concretizzato con la nascita della Bi-
blioteca di Alassio nel 1946. Un percorso fortemen-
te voluto e inseguito, tra i tanti che hanno collabora-
to, in particolare da Renzo Deaglio. Ma è anche un
percorso che procede, con la dovuta riconoscenza
verso quanto è stato fatto nel passato: Alassio sa
che non può deludere in primis se stessa, e poi i
suoi tanti cittadini e ospiti».
Questa estate sarà ricca di appuntamenti…
«Come nostra abitudine, abbiamo voluto coniugare
momenti di svago e occasioni di intrattenimento in-
telligente. Estate significa anche aver più tempo per
se stessi e tornare arricchiti da una vacanza».
Quali sono gli eventi su cui puntate maggior-
mente?
«I nomi che proponiamo nei nostri incontri culturali
sono tutti di primo piano, ma puntiamo anche su
alcuni giovani emergenti che, negli anni futuri, cre-
diamo faranno sentire molto la loro voce».
Intanto, in programma non mancano firme il-
lustri…
«Abbiamo iniziato con Vittorio Feltri, che non ha cer-
to bisogno di presentazioni: un giornalista conosciu-
to da tutti e un pensiero non conformato all’ovvio.
Sempre sulla scia del filone giornalistico, ci sarà un
nome abituale per Alassio, Mario Giordano. Questo
perché, ad Alassio, ogni anno proponiamo incontri
che abbiano come propulsore le questioni più vive
del momento, e nessuno meglio dei giornalisti può
raccontarci i fatti e i retroscena che difficilmente
emergono da letture affrettate».
Anche la musica troverà spazio?
«Certamente. C’è grande attesa per il concerto di
Franco Battiato, è un onore ospitare una personalità
del suo calibro, ma naturalmente sono molti gli ap-
puntamenti musicali degni di attenzione. La musica
rappresenta un’opportunità di unione tra spiriti di-
versi, spesso le persone divergono su uno scrittore
o un giornalista, ma poi si scopre che ascoltano la
stessa musica. È il potere delle note, che porterà a
incrociarsi e incontrarsi individui che hanno scelto
serate di approfondimento differenti».
Un progetto ambizioso…
«L’unica ambizione è quella di soddisfare il naturale
bisogno di informarsi, di incontrare, di ascoltare. Per i
nostri concittadini è importante che questi eventi, da
un lato, stimolino i turisti a trascorrere periodi di sog-
giorno da noi e, dall’altro, rappresentino opportunità
di partecipare a incontri interessanti, senza necessa-
riamente spostarsi di centinaia di chilometri».
Come dire che non è solo il fattore economico
a spingervi…
«Non l’unico. È un giusto bilanciamento tra esigenze
differenti che vanno tenute in conto».
Accennava prima agli scrittori...
«Questo è un amore speciale della Città di Alassio
e parte dal lontano 1974, quando un giovane Piero
Angela venne a presentare il suo libro ‘L’uomo e la
marionetta’. A quell’incontro ne sono seguiti tan-
ti altri: Sergio Quinzio, Roberto Pazzi, Lidia Rave-
ra, Nico Orengo, Gina Lagorio, Dacia Maraini, ma
anche il convegno su Cesare Pavese con Lorenzo
Mondo, Natalia Ginzburg, Alberto Bevilacqua, Su-
sanna Tamaro, Primo Levi, Claudio Magris, Giorgio
Saviane, Umberto Eco...».
È una lista lunghissima.
«Sì, e ne sto dimenticando tanti, veramente tanti».
È per questo che nacque il premio Un autore
per l’Europa?
«Precisamente. Vent’anni e oltre di incontri culturali
si sono concretizzati nel 1995 in un’idea innovativa,
che tuttora resta unica nel suo genere: far premiare
la narrativa italiana da una giuria di italianisti stranieri
che operano nelle principali università europee. Un
Con Umberto Eco
Con Carlo Rovelli
Con Giuseppe Lupo
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