Alassio Magazine - page 79

alassio magazine
il protagonista
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S
imone Rossi è il giovane assessore al
Turismo e allo Sport del Comune di
Alassio. Al suo primo incarico ammi-
nistrativo, ha compensato l’iniziale ine-
sperienza con entusiasmo, passione,
spirito di collaborazione e, forse, un bri-
ciolo di incoscienza: quella di cimentarsi con l’asses-
sorato forse più caldo della Riviera Ligure di Ponente.
Prima esperienza politica e, subito, un incarico istitu-
zionale di primo piano in un comune come Alassio.
Come nasce l’idea di candidarsi e come si af-
fronta la prospettiva di governare il turismo e lo
sport alassini?
«Mi sono sempre interessato alle vicende della mia
città, della vita politica locale e nazionale. Per quanto
riguarda il ruolo istituzionale, avevo la sensazione che
fosse qualcosa di difficile da raggiungere e che, so-
prattutto, richiedesse una disponibilità di tempo che in
passato non avevo o non pensavo di avere. Chiaria-
moci: io credo nel concetto della buona politica; credo
che quello del cittadino, attraverso il voto, sia un atto
di fiducia, ed è un dovere di chi riceve questa fiducia
mettersi al servizio del cittadino. Io, almeno, la vedo
così e penso che così dovrebbe essere, anche se
sono consapevole che spesso, troppo spesso, le cose
vanno diversamente. In ogni caso, quando ho deciso
di candidarmi l’ho fatto perché mi ero reso conto che
era il momento giusto, avevo la passione e avevo an-
che il tempo: non sono sposato, non ho figli, all’epoca
non ero neanche fidanzato e, avendo un’azienda mia,
riuscivo a gestire i miei impegni. Non avevo partico-
lari ambizioni, soprattutto non pensavo di diventare
assessore. Sono contento del risultato elettorale, for-
se anche superiore alle attese. Credo mi abbia pre-
miato il fatto di essere autentico. Chi mi conosce sa
che mi sono messo in gioco perché amo la mia città.
Quanto alle deleghe, non l’ho mai detto a nessuno,
ma erano quelle che avrei scelto se me ne fosse sta-
ta data l’opportunità, anche se, certo, la prospettiva
di gestire questi settori, così importanti per Alassio,
mi spaventava. Turismo, arredo urbano e ambiente, a
mio avviso, sono i temi chiave per una località come
Alassio: dalla collaborazione tra questi comparti può
scaturire una città ordinata, pulita, sicura e viva. È una
città naturalmente bella, non le manca nulla: dobbia-
mo solo averne cura, amarla. Sì, amarla. Del resto, chi
ama qualcosa fa di tutto per farla apprezzare agli altri».
Iniziamo con il turismo: quali sono le iniziative,
qual è stato il percorso del tuo mandato e che
obiettivi ti sei prefisso?
«Il primo giorno dopo le elezioni è stato il più difficile.
Era primavera inoltrata, la stagione alle porte e poco
o nulla di programmato. Arrivavamo da sei mesi di
commissariamento: davvero un inizio in salita. Abbia-
Con Vittorio Brumotti
Mi piaceva l’idea di
portare i giovani a
ballare sulla spiaggia,
di usare spazi
splendidi e fino ad
allora inutilizzati,
come il porto Luca
Ferrari, come alcune
spiagge del litorale.
Mi piaceva l’idea che
questa fosse una
città dove tutto è
possibile
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