Alassio Magazine - page 116

nei fine settimana al ristorante:
sparecchiava e mi dava una mano
a pulire. Ha appreso prestissimo
i meccanismi che sovrintendono
alla ristorazione»,
racconta Anna.
«Ho imparato da mia mamma e
da mia nonna –
le fa eco Luigi
Guarnaccia
– le osservavo
preparare i piatti tipici della cucina
pontremolese e della Lunigiana.
Uno strano mondo, quello: non è
del tutto toscano e non è neanche
ligure. È una cucina povera, di
terra. Poco, pochissimo pesce,
povero anch’esso e lavorato il
minimo indispensabile. Con loro
ho imparato l’amore e il gusto per
le cose semplici».
In principio è stato Pizza
Express, idea geniale ma
forse troppo in anticipo sui
tempi…
«Era il 1985 e l’America era…
l’America. Tutti guardavamo
al suo esempio e fu così che
venne l’idea. Dividemmo
Milano in una griglia con dei
quadranti e un coordinamento
centrale. Consegnavamo la
pizza a domicilio. Siamo stati
«È una città viva tutto l’anno e che
offre tanto. Rispetto a Zurigo, è
anche molto più vicina. È davvero
un posto incantevole, nel quale
mi risulta facile integrarmi, ed è
perfetta per i mille interessi di mia
mamma».
Ad accoglierci nella villetta sulla
prima collina di Alassio c’è infatti
lei, mamma Anna. Sorridente e
ospitale, ci apre il cancello che si
affaccia su una terrazza assolata
con una vista aperta e splendida
sulla Baia di Alassio.
Molti i fiori e molte le piante a
creare angoli ombreggiati, ma è
difficile non notare i grandi vasi
in cotto nei quali sono coltivati
aromi, pomodori, zucchine, limoni
e ulivi, perfettamente curati e in
piena fioritura.
Mamma Anna, al secolo Anna
Lippi Capocaccia, in materia di
cucina pare saperla lunga, e il
sospetto che la passione per
il buon cibo e la ristorazione
del figlio abbia origini materne
sembra legittimo.
«Mi ricordo quando, da
bambino, veniva ad aiutarmi
«
Non me ne ero mai accorto
davvero, ma Alassio è
sempre stata una costante
nella mia vita. Quando andavo
a trovare mia mamma, che
all’epoca viveva a Bordighera,
trovavo sempre il modo per venire
qui. Gli amici con cui andavo in
barca a vela erano qui, quelli con
cui amavo e amo trascorrere il
mio tempo libero erano e sono
qui… Non so come non mi sia
venuto in mente prima. Di fatto,
quando ho iniziato a cercare
una casa dove mia madre
potesse vivere tutto l’anno, l’idea
di cercare ad Alassio mi ha
sorpreso per quanto fosse logica
e naturale, anche se non ci avevo
mai davvero pensato. Ci è voluto
un po’ di tempo per trovare la
casa giusta, ma alla fine eccoci
qui, innamorati più che mai di
Alassio».
Luigi Guarnaccia, imprenditore
nel settore della ristorazione, ha
origini toscane, vive a Zurigo,
lavora in tutto il mondo e appena
può scappa nella Città del
Muretto.
Luigi Guarnaccia
Luigi Guarnaccia
una scelta naturale
© Tommaso Marinelli
di
MAGDA ROSSO
Sulla collina di Alassio,
Luigi Guarnaccia
ha trovato il giardino
delle cose semplici
dove coltivare la
passione per la buona
cucina, che si tramanda
di madre in figlio
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