alassio magazine
alassio
v
59
alle 7/8 tradizionali, comprendiamo come tutelare
la nostra spiaggia sia oggi non solo urgente, ma
assai complesso».
Continua Schivo:
«Le esperienze pregresse ci
hanno spinto a valutare seriamente il
progetto
Tecnoreef
, che non si limita a tutelare il patrimo-
nio sabbioso ma, grazie ai materiali di cui si com-
pone e alla struttura nella quale viene assemblato,
si segnala per interessanti ulteriori proprietà: dal
ripopolamento ittico alla rinaturalizzazione degli
ambienti marini, dalla protezione alla deterrenza
dello strascico illegale. Il progetto presenta nu-
merose caratteristiche interessanti, non ultima la
facilità ed economicità di rimozione qualora si de-
cidesse di seguire altre vie».
L’iter procedurale coordinato dall’Associazione
Bagni Marini è alle sue fasi conclusive. Lo step
successivo sarà intercettare
finanziamenti euro-
pei
per la copertura dei costi complessivi. Con la
Regione si sta lavorando in questo senso e non si
esclude che, dalla prossima stagione, si possa ini-
ziare a testare il progetto su un
primo tratto spe-
rimentale
, quello centrale, ai lati del Pontile Be-
stoso, dove i segni dell’erosione sono più evidenti.
«Riteniamo che il sistema possa davvero fun-
zionare
– conclude Schivo –
e funzionando per-
metterà non solo di tutelare le nostre spiagge
ma anche di rivedere la frontline dei bagni marini,
con maggiori varchi visivi e un
servizio migliore
all’utenza. Più spiaggia non significherà più file di
sdraio o lettini, ma consentirà di sviluppare meglio
gli spazi garantendo un servizio sempre più atten-
to ed efficiente».
ww
I
«Ma la meraviglia di Alassio resta la sua spiaggia. Questa distesa di sabbia dolce e
fina che, con una leggera pendenza, scende sotto le onde più madreperlacee, egua-
glia in seduzione quella di Cannes e la supera in sicurezza. Non una conchiglia che
trafigga il tallone né un buco che nasconda la sua perfidia. Il bambino si affida con
confidenza alle carezze dell’onda. Il fondo è così uniforme che un’armata in marcia
potrebbe avanzare sino a quattrocento metri dalla riva senza che un soldato affondi»
Stéphen Liégeard, ‘La Côte d’Azur’, 1887
in ‘Viaggio in Liguria’, a cura di Giuseppe Marcenaro, ed. 1974
